Manifesto
di Francesca Pacini
La Stanza di Virginia è un luogo di incontro al femminile, aperto - ovviamente - anche a quegli uomini sufficientemente sensibili da trovarsi a proprio agio in una "stanza" piuttosto che in uno stadio. Femminile, dicevamo. Non femminista. Nessun "ista", nessun "ismo", nessun pregiudizio. Essere liberi, oggi, a volte sembra una conquista impossibile. Specie per le donne, afflitte dalle veline, dai Bunga Bunga, da atteggiamenti mediatici che le riducono a merce estetica.
Virginia Woolf ci ha insegnato che basta avere una stanza tutta per sé per vivere il processo creativo che si fa pensiero, parola e carne. Questa è la nostra stanza, una stanza per raccogliere idee, riflettere, scrivere, raccontare il mondo. Bisogna restituire dignità al femminile e non solo: intorno a noi, l'atteggiamento superficiale, qualunquista, frenetico di un mondo che sembra sempre più accartocciarsi su se stesso va combattuto con la cultura. Che non è esibizione di nozionismi, la reale coscienza che allarga il pensiero. Virginia, in questo, ci è stata maestra.
La nostra stanza sarà una redazione vera e propria, in cui confluiranno idee per articoli, raccontil inchieste, poesie, video. E rubriche varie. Una stanza accogliente, per tutte quelle viaggiatrici instancabili capaci di esplorare il mondo, sia in moto che ferme. Perchè la vera essenza delle cose è molto più vicina di quanto pensiamo: sta in bilico tra la mente e il cuore.
Francesca Pacini
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