Francesca Pacini nasce a Senigallia nel 1968.
Ma le Marche le stanno strette. Non a caso adora Bruce Chatwin, per il quale "la casa è solo un luogo dove appendere il cappello".
Lei non finisce in Patagonia, ma in molti altri posti.
Vive in America per un anno, perfeziona l’inglese, poi decide di tornare in Italia.
Senigallia, dopo l’America, è diventata ancora più piccola.
Così migra a Milano, dove studia Comunicazione d’impresa all’Istituto Europeo di Comunicazione. È lì che comincia a sentir parlare per la prima volta di uffici stampa.
Tuttavia, malgrado una permanenza aziendale con la prospettiva di viaggi all’estero, i libri e la passione per il giornalismo - perversioni ostinate, tenaci - le fanno mollare di nuovo gli ormeggi.
Nel 1993 arriva a Roma, frequenta un corso di giornalismo organizzato dalla redazione di Storie e inizia la sua gavetta. Scrive articoli, gestisce rubriche, corregge le esercitazioni degli allievi dei corsi di giornalismo promossi dalla rivista, lavora sui testi della casa editrice.
Lì impara i ferri del mestiere editoriale e giornalistico, diventa caporedattore.
Si iscrive all' Ordine dei Giornalisti incorniciando il suo piccolo il sogno, quello del giornalismo culturale.
Il problema, però, è che di sogni ne ha tanti.
Irrequieta fin dalla nascita (forse sempre a causa di quell’ “annata” particolare, il 1968, o del suo segno, l'Acquario), ha sempre bisogno di altri stimoli.
Nel 1999 incrocia l’agenzia letteraria Il Segnalibro.
A volte si ha fortuna, si capita nel posto giusto al momento giusto. Il Segnalibro ha bisogno di qualcuno che prenda in mano l’agenzia per rinnovarla e ristrutturarla, è in difficoltà: lei riorganizza staff e servizi, rilanciando l'immagine nazionale. Ha bisogno di nuove sfide nel campo editoriale, così si dà da fare.
É responsabile dello staff, dei progetti editoriali, della comunicazione web e dell’ufficio stampa.
Suo anche il Decalogo della vera agenzia letteraria, che viene pubblicato in L'autore in cerca di editore, Edizioni Bibliografiche.
Ma non può stare senza fare riviste. Ecco allora che nasce Il Laboratorio del Segnalibro, rivista di cultura e informazione editoriale di cui diventa caporedattore.
A un certo punto ha un’intuizione: creare un corso di formazione professionale per redattori editoriali coinvolgendo gli editori e destinando agli stage gli allievi più bravi. Siamo nel 2000, ancora l’Italia non è invasa da questo tipo di corsi .
Pulò dire, con orgoglio, di essere stata la prima, la vera, unica ideatrice di tale formula, e sfida chiunque a contraddirla. Da quel momento fino al 2004 è direttore didattico dei corsi per redattore da lei ideati per Il Segnalibro, insegnando anche in aula e seguendo costantemente gli allievi. Suoi anche il progetto e lo sviluppo di ogni seminario specialistico, compresi i corsi di editing e correzione di bozze.
I corsi si sviluppano e approdano anche a Bologna e Napoli. Così le sembra un po' di essere di nuovo la "viaggiatrice" che, da quando vive a Roma nelle redazioni, riposa ormai in un cassetto.
Nel frattempo decide anche di fare l’ufficio stampa di Fedro, di Laura Quintarelli e Bruno Benouski, operatori accreditati a livello nazionale nel campo della Programmazione Neurolingustica (Pnl), cui edita anche un libro per Franco Angeli editore.
A un certo punto, nel 1994, lascia tutto per dedicarsi alla stesura di un libro nato quasi per gioco. Accade infatti che Claudio Lanzi, editore di Simmetria, si imbatte nei suoi studi alchemico-astrologici.
Innamorata delle filosofie antiche e delle tradizioni spirituali, ha infatti una “cotta” particolare per i simboli e i miti.
Da quegli studi nasce La ruota degli dèi - Il simbolismo astrologico dai princìpi metafisici alla discesa nel Tempo.
Ma è tempo di tornare anche ai mestieri dell’editoria e della comunicazione, e dopo alcune consulenze e collaborazioni editoriali nel 2006 fonda Stylos, in cui mette insieme le sue passioni.
Si specializza nell'Art Direction e nel Copywriting; dal 2010 al 2013 dirige il settore Immagine&Comunicazione dell'azienda di servizi e creazioni cosmetiche per l'hotellerie internazionale la Bottega dell'Albergo con sedi a New York e Shangai (lei, ovviamente, preferirebbe New York).
Fa cataloghi, calendari, siti web, manuali di stile...crea e cura la nuova immagine dell'azienda con un restyling totale, introducendo il nuovo concetto dell'illustrazione da abbinare alle fotografie classiche.
Disegna in prima persona il "sarto-stilista" con cui l'azienda si rinnova.
Ma, tenace, non molla le consulenze e la formazione in cui esprime in modo eclettico, adattandosi di volta in volta alle situazioni più diverse.
In breve, la sua vita è un continuo..."lavori in corso".
Con Stylos pubblica anche la rivista on line Silmarillon, che cerca uno sguardo trasversale sul mondo, libero da schemi e ideologie. Silmarillon è un po’ come la sua fondatrice, affascinata dal passato e allo stesso tempo sedotta dalle ricerche contemporanee, specie nel campo delle nuove tecnologie.
Stylos confluisce poi in Editoria e Scrittura (link), il nuovo studio editoriale.
La Stanza di Virginia è il suo nuovo progetto giornalistico.
Nel 2013 pubblica La mia istanbul, reportage narrativo di viaggio, dedicato alla città turca. Da allora, come può, se ne va a Istanbul.