Nessuno sa di noi, Simona Sparaco


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Luce è una donna che porta dentro il dolore dell'abbandono, il vuoto dell'assenza. La mancanza dell’affetto di una madre che non ha mai imparato ad abbracciarla, poi la morte del padre e ora l'incomprensibilità di un gesto atroce che nessuna donna vorrebbe compiere. Il feto che porta in grembo è troppo corto, il bambino rischia di non farcela, affetto da displasia scheletrica. Troppe complicazioni e urge una decisione fatale: mettere o no al mondo un figlio con problemi di udito o affetto da nanismo. Come reagire ad una notizia simile? Ormai è giunta alla ventinovesima settimana e in Italia non è lecito interrompere la gravidanza.

Il suo dottore suggerisce un parto prematuro cosicché il feto smetta da solo di vivere, eventualità che accada anche in seguito al parto spontaneo. Parole forti che incendiano lo stomaco del lettore, a cui un medico è preparato e che pronuncia con facilità, proprio come Luce si è sempre mostrata fredda e professionale nella sua rubrica giornalistica. Adesso, però, è la sua vita ad essere sconvolta dalla quale prova a distaccarsi riempiendo la propria mente con dell'altro, soffermandosi su particolari di poco conto; tutto pur di non accettare una realtà sbagliata che sembra non aver deciso lei stessa. Quanti usano questo espediente ingannandosi maggiormente sicché presto riaffiora la cruda realtà a cui non si è mai abbastanza preparati.

La narrazione si muove nei ricordi di Luce tra quelli infantili a quelli adolescenziali per poi giungere al momento cruciale della decisione. Né lei né suo marito vogliono mollare, combattono fino alla fine consultando vari specialisti ma è soprattutto Luce che si affanna in gesti disperati forzandosi di bere più latte perché forse si può ancora sperare, Lorenzo può ancora nascere. Impossibile per una donna accettare che l'impegno di sette mesi sia stato nullo, che Lorenzo non c'è più, strappato alla vita in un ospedale di Londra. Una donna distrutta che non riesce a guardarsi né accettarsi; in fondo è una stanza vuota, come quella del bambino che non entrerà mai in quella casa, oltre ogni previsione iniziale.

Un romanzo forte, che irrompe nella mente con immagini atroci che fanno impallidire. Nelle pagine si avverte la tenacia mista al dolore di una verità inaccettabile. In queste situazioni la donna teme sempre di non aver seguito le regole e si rimprovera cercando di recuperare. Ma Luce è stata perfetta, non ha colpe.

Un innesto di sensazioni penetranti arricchite dalle lettere che Luce riceve per la rubrica giornalistica di cui si occupa, richieste di ascolto, di un consiglio. Ma quanto fa male osservare il mondo da una stella – come scrive una lettrice affettuosa – perché ci si trova troppo in alto per mischiarsi con gli altri che guardano la stessa situazione dal basso? Due punti di vista troppo lontani per confrontarsi e confortarsi a vicenda e nessuno capisce l’altro.

E dei due coniugi cosa ne sarà? È possibile ripartire dal principio dopo un evento tragico? In fin dei conti, come ammette la protagonista, “L’amore è una ferita che non guarisce mai, sempre sul punto di riaprirsi.

 

Nessuno sa di noi,  Simona Sparaco, Giunti, euro 10,20


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