L’autore e i suoi diritti al tempo del Web
di Francesca Girardi
Roberto Mariotti, assieme a due amici, ha dato vita all'agenzia letteraria Martin Eden. Qui arrivano moltitudini di scritti e, attraverso un lavoro certosino, si decide se scartarli o promuoverli. Quando la risposta è positiva, ha inizio un profondo lavoro di promozione, di divulgazione che implica un accurato e ulteriore impegno in materia di diritti sia digitali sia cartacei.
Il web permette un costante collegamento con il mondo, un'informazione e una ricerca continua attraverso gli innumerevoli dati versati in rete.
Tuttavia tali dati devono essere protetti. Questa protezione non costituisce un limite all'idea di continuo aggiornamento e informazione di cui si fa portavoce il web? È come offrire un servizio e poi doverlo proteggere da se stesso...Si può affermare di aver raggiunto un alto livello di sicurezza nei documenti digitali oppure si può incappare in qualche rischio?
Quale sia il confine tra il libero flusso delle informazioni in rete e il rispetto della privacy e della protezione dei dati, è una questione complessa e molto dibattuta che non può essere liquidata in poche righe ma richiederebbe un’analisi attenta ed approfondita. Comunque il meccanismo più utilizzato per la protezione degli e-book è chiamato DRM, Digital Right Management. Il Dmr è stato creato per combattere i primi atti di pirateria, o per meglio dire di scambio e diffusione gratuite degli ebook su internet, violando i diritti di copyright di autori ed editori. Esistono vari tipi di DRM con differenti gradi di protezione. Tuttavia molti utenti si sono lamentati di questo sistema e lo considerano una scomodità poiché in taluni casi impedisce il trasferimento da un supporto ad un altro, anche dei materiali legalmente acquistati. Tanto che alcuni editori negli ultimi tempi hanno deciso di rinunciare a questa forma di criptazione dei file. Ad ogni modo tutti i sistemi di protezione in circolazione riescono ad arginare soltanto parzialmente gli atti di pirateria e le violazioni del diritto di autore.
Con quali criteri un agente letterario riesce a districarsi nelle miriadi di opere letterarie e scrittori, riconoscendo quelle veramente "autentiche"?
Il lavoro di un agente letterario è delicato e necessita di una miscela di intuizione e calcolo. In realtà non è poi così difficile riconoscere una buona opera narrativa, perché il gran numero di scritti che ci capitano sottomano quotidianamente ha un livello di letterarietà e di sapienza di scrittura piuttosto basso e il dattiloscritto ben scritto (e anche correttamente scritto) salta subito all’occhio. Più difficile, riuscire ad individuare gli editori che potrebbero essere interessati all'opera. Questa naturalmente è una eccessiva semplificazione, perché ci sono dattiloscritti dai temi e dalle storie potenzialmente vincenti ma scritti male o altri, al contrario, scritti molto bene ma che hanno lacune strutturali o temi poco avvincenti. In questi casi è compito dell'agente suggerire agli autori i percorsi da intraprendere per migliorare i loro lavori.
A proposito di autenticità, è possibile nel web usare tale aggettivo?
Il web è un mare magnum dove si può trovare di tutto e di più, è cosa nota. Tuttavia crediamo che se si possiedono i giusti strumenti per procedere ad una ricerca attenta e oculata, anche nel campo letterario, si possano trovare lavori originali ed interessanti.
Come avviene la gestione dei diritti digitali?
Abbiamo parlato poco fa del DRM come sistema tecnologico di protezione anti-pirateria. Tale strumento negli anni si è evoluto fino a diventare un vero e proprio sistema di gestione dei contenuti digitali garantendo la tutela dei diritti connessi. In una accezione più ampia quindi il DRM si compone di vari aspetti che vanno dall'identificazione e descrizione dei diritti di proprietà intellettuale, al tracciamento delle licenze di uso, fino alle misure tecniche che assicurano la restrizione dell'utilizzo dei contenuti La gestione dei diritti digitali in sostanza prende in considerazione tre aspetti essenziali: legale (tutela dei diritti, licenze d'uso, responsabilità), tecnologico (autenticazione e sicurezza delle transazioni) e sociale (educazione all'uso corretto delle opere digitali e disincentivazione della pirateria).
È più semplice proteggere un documento cartaceo oppure uno digitale?
Sicuramente è più semplice proteggere un documento cartaceo. Il fenomeno della pirateria se prima dell'introduzione del digitale era marginale (la copia non scadente di un formato cartaceo richiede macchinari costosi) adesso si è diffuso in modo esponenziale causando ingenti danni ad autori ed editori.
L'ammontare dei diritti digitali varia rispetto a quello dei diritti cartacei? In cosa consiste la loro differenza?
Se con tali domande si intende le royalties spettanti agli autori sulle vendite delle copie, beh sì, c'è una differenza sostanziale tra una copia stampata e una digitale. I costi per la realizzazione e la stampa di una copia cartacea sono ovviamente molto più alti di una copia digitale che viene prodotta praticamente a costo zero. Oltre a ciò con la vendita dell'e-book si salta altri due passaggi che sono invece imprescindibili per la vendita del libro cartaceo: il distributore ed il libraio. Se dunque all'autore per la vendita di ogn copia cartacea spetta una percentuale che varia dal 5% al 10% del prezzo di copertina, per le edizioni elettroniche le royalties oscillano tra il 15% e il 25% dei ricavi netti dell'editore.
Quali sono i passi principali nella stipulazione di un contratto di edizione?
Nel momento in cui l'editore mostra il proprio interesse ad acquisire i diritti di sfruttamento economico di un'opera letteraria, sottopone all'autore una bozza di accordo che regola le condizioni di acquisto oltre che le modalità di pubblicazione dell'opera. A questo punto cominciano le trattative tra le parti che saranno più o meno serrate in funzione del potere contrattuale dell'autore. In genere le questioni più delicate sono quelle che riguardano i tempi di pubblicazione dell'opera, la durata del contratto, l'entità delle royalties sulle vendite delle copie e sulla cessione dei cosiddetti diritti secondari e il diritto di opzione sulle successive opere realizzate dall'autore.
C'è differenza tra la gestione dei diritti digitali in Italia e all'estero?
Attualmente il quadro giuridico è piuttosto frastagliato ed esiste una disparità tra i vari ordinamenti nazionali. Tuttavia a livello europeo sono state emanate varie direttive che tendono ad armonizzare le legislazioni dei paesi aderenti soprattutto in materia di norme anti-elusione dei sistemi di protezione e di divieto del traffico di supporti finalizzati all'elusione. A livello intercontinentale esiste invece da tempo la Convenzione di Berna per la tutela delle proprietà letterarie ed artistiche che sta alla base del sistema di trattati del WIPO (World Intellectual Property Organization). Trattati che, tenendo conto delle evoluziontecnologiche, hanno come obiettivo quello di aggiornare la protezione internazionale deldiritto di autore integrando le disposizioni della Convenzione di Berna per adattarle all'era digitale.
Talvolta un libro è scritto bene, è avvincente ma può non piacere a tutti: quanto influisce il proprio "gusto" o la propria "preferenza" di genere nella valutazione di un testo? Riuscite a essere oggettivi oppure anche il coinvolgimento ha la sua importanza?
Il gusto e le preferenze letterarie di ciascuno influenzano inevitabilmente la lettura. Noi però dobbiamo essere bravi a riconoscere le reali potenzialità dello scrittore, che sono indipendenti dal tipo di romanzo che scrive, e giudicare le opere solo per quelle. Un agente letterario avrebbe il dovere di essere onnivoro. Purtroppo non sempre ci riusciamo.
Tra un'emozione e una perfetta stesura di forma e grammatica: cosa vi spinge a promuovere un testo rispetto a un altro?
Se un dattiloscritto è scritto male, ma questa scrittura “sporca” è funzionale alle emozioni che sempre i romanzi dovrebbero dare, se riesce a far schizzare fuori il romanzo dalla pagina, allora ben venga la cattiva scrittura. Al contrario, un romanzo scritto perfettamente ma che non ha sangue perde immediatamente di interesse. Ci sono alcuni temi, alcune situazioni e certi tipi di romanzo che hanno bisogno di sporcarsi con la lingua parlata, con il turpiloquio, per essere più caustici, per arrivare in profondità al lettore. E poi, ma questo è solo una nostra opinione, quelli attuali sono tempi di contaminazioni tra diversi media,tra dialetto e lingua, tra gerghi e capacità di scrittura. Quindi molto meglio un efficace romanzo scritto “male”. Un po’ com’erano i romanzi di Svevo e Pirandello, che non erano certo maestri di stile ma sono diventati giganti della letteratura.
Il diritto d'autore ai tempi del web: cosa pensi dei creative commons e del copyleft?
Che può essere una valvola di sfogo per tutti quegli autori che non riescono a sfondare nel mondo dell’editoria tradizionale.
Ha ancora senso la Siae?
A livello teorico un ente che si propone di garantire ai propri iscritti la tutela dei diritti delle opere depositate può avere senza dubbio una funzione positiva ed importante. In concreto tuttavia, la SIAE è attualmente un elefante burocratico molto costoso che garantisce notevoli guadagni ad una ristretta cerchia di artisti. Si dovrebbe pertante ripensare ad una sua integrale ristrutturazione. Si tratta comunque anche in questo caso di una questione molto complessa che meriterebbe un dibattito più approfondito.
Come tutelare gli autori per quanto riguarda i loro diritti?
Un modo piuttosto rudimentale ma efficace per verificare la paternità di un'opera ed evitare eventuali plagi è quello di far apporre sul testo presso qualsiasi ufficio postale un timbro recante data certa.
Voi avete lanciato Lorenza Ghinelli. Continua a pubblicare con lo stesso editore? Cosa accade a uno scrittore quando ha successo?
Lorenza Ghinelli è una giovane autrice che possiede davvero un grande talento oltre ad essere una persona splendida. Per adesso continua a pubblicare sempre con Newton Compton, un editore che crede molto in lei e che le ha permesso di avere un'ampia visibilità, tanto da entrare addirittura con il suo ultimo romanzo, La Colpa, nella cinquina finalista dell'ultimo premio Strega. Dopo il successo dei suoi primi due romanzi è stata e continua tuttora ad essere corteggiata da editori molto importanti. E senza dubbio la pressione e l'attenzione nei suoi confronti sono aumentate. Ma per fortuna si è affidata ad un'agenzia letteraria che la protegge in modo adeguato e le permette di continuare a scrivere ed a lavorare con la massima tranquillità!!