Di amori e altre faccende


 

 

Simona Sparaco è un’autrice che scrive di storie d’amore. Ma lo fa in modo non banale, cercando di tracciare profili solidi, credibili, che narrano di disagi, tensioni, eterne ricerche….

 

 

sparacoCiao Simona, hai pubblicato prima Anime di carta, poi Bastardi senza amore, in seguito Lovebook e Lovebook – Il teorema del tempo perso, da pochi mesi Nessuno sa di noi. Ognuno tocca individui differenti, una donna, una bambina, un uomo, tutti con la medesima mancanza e fragilità. Quanto conta l’amore nella vita delle persone?

 

L’amore è il motore di tutto. I miei romanzi sono viaggi nelle relazioni e nei sentimenti, quando scrivo mi lascio guidare dall’istinto e dall’ispirazione del momento.



In Lovebook, l’amore sboccia presto, a otto anni, per poi ritornare in seguito a una delusione con lo storico fidanzato. Nel caso di Solidea, la protagonista, il destino viene un po’ forzato dalla voluta ricerca su facebook. Ritieni che siamo noi stessi artefici del nostro futuro o vi sono barriere contro cui nulla è possibile?

 

Siamo noi gli artefici del nostro destino, e oggi abbiamo molti più strumenti rispetto al passato per rincorrere i nostri sogni e realizzare i nostri progetti. Dai mezzi di comunicazione a quelli di trasporto, quello che nell’Ottocento era impensabile, adesso è possibile.



Credi che per l’uomo sia più semplice affrontare il lutto di un figlio mai nato, che non ha sentito muovere dentro di sé o dipende dall’emotività soggettiva?

Non è tanto il genere di appartenenza, quanto la sensibilità, a mio avviso, che fa la differenza.



In questo tuo ultimo romanzo, la protagonista convive sin da piccola con il vuoto dell’assenza. La perdita del padre, la mancanza della madre e, per finire, l’interruzione di gravidanza. Dove può trovare la forza per andare avanti e credere alla bellezza della vita?

È un percorso lungo e doloroso. Ci ho messo quasi due anni e più di duecento pagine per renderlo credibile. Luce deve ricostruire se stessa, ripartendo dal nulla, ed entrare a patti con i suoi limiti e il suo senso di inadeguatezza. Ma non è sola.



In casi come Luce e Pietro, come possono ritrovare due coniugi la purezza dell’amore iniziale e superare il momento che sembra richiedere una rottura obbligata per cancellare tutto?

Nella realtà questi drammi dividono più spesso di quanto uniscano. La scommessa del mio romanzo era tutta qui: nel racconto di un amore che attraversa l’inferno con la speranza di rimanere illeso. Luce e Pietro riescono a mantenere la giusta distanza.


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