Catalogo dei giorni felici
di Francesca Pacini
Davanti a un libro di poesie ci si interroga sempre sul valore dei versi, oggi, in un mondo che preferisce i banchieri e "uccide" i poeti.
Alcuni di loro, però, non ci stanno. E si fanno sentire. Il loro è un sussurro, non è un grido. Eppure, se lo incrociamo, si fa sentire, lasciando la sua traccia profumata.
Le poesie di Daniela D'Angelo sono veramente intense ma allo stesso tempo leggere, volano sulle ali di parole usate bene, meditate, combinate fra loro secondo felici alchimie.
Raccontano di cose piccole, quotidiane, che diventano momenti "eterni"
grazie alla sensibilità di chi li vive, e ne percepisce la qualità.
Gioie e malinconie, "tagliole e campanelli" sulla porta dell'esistenza, che altro non è se amore.
Il quotidiano diventa un'occasione per aprire spazi inediti fatti di sensazioni, echi e richiami in cui la misura sobria fissa in pochissime immagini una condizione dell'anima, in cui la tristezza è sempre lucida.
E trafigge.
Il "Catalogo dei giorni felici" è un libricino che, ne siamo certi, sarà aperto più e più volte, a cercare di nuovo, scorrendo con il dito, quella poesia che magari oggi, all'improvviso, ci somiglia tanto, e ci dona consigli, ci accompagna, alleata del nostro viaggio.
Pagine che da subito diventano intime, come l'amica con la quale ci confidiamo da sempre.
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